Pasquale Pantalone, Assegnista di ricerca in Diritto amministrativo
Università commerciale L. Bocconi di Milano – (pasquale.pantalone@unibocconi.it)
SOMMARIO
1. Le ragioni, l’obiettivo e l’impostazione metodologica della ricerca.
2. La partecipazione dei cittadini all’organizzazione amministrativa dei servizi sociali: la delimitazione dell’oggetto dell’indagine.
3. La partecipazione dei cittadini ai procedimenti volti all’adozione di misure generali.
4. Il favor partecipationis nell’evoluzione delle discipline di settore e dell’ordinamento.
5. Cenni alle forme di partecipazione all’organizzazione dei servizi sociali previste dalla normativa statale.
6. (segue) Il livello regionale: la partecipazione in Lombardia.
7. Il Piano di Sviluppo del Welfare della città di Milano 2012-2014.
7.1 La partecipazione come “metodo di lavoro” nella programmazione comunale dei servizi sociali.
7.2 La sperimentazione di percorsi partecipativi di singoli cittadini alla programmazione comunale del welfare.
7.3 Il Municipio come “luogo di partecipazione”.
8. La Città metropolitana di Milano come modello di partecipazione ampia e decentrata: le zone omogenee di ambito sovracomunale.
8.1 (segue) Gli strumenti partecipativi previsti dallo Statuto.
8.2 La pianificazione strategica delle politiche e dei servizi sociali sul territorio.
8.3 Il Tavolo permanente sulle pari opportunità.
8.4 Interventi a favore degli studenti con disabilità.
8.5 Il concorso alla programmazione territoriale di zona.
9. La partecipazione dei cittadini all’organizzazione amministrativa dei servizi sanitari e socio-sanitari regionali.
9.1. (segue). L’Osservatorio integrato del Servizio Sanitario Lombardo.
9.2 (segue). L’analisi di alcuni casi concreti.
10. La tutela delle pretese partecipative dei cittadini-utenti all’organizzazione amministrativa dei servizi sociali: un percorso a ostacoli.
11. (segue). Una possibile tutela extragiudiziale?
12. Conclusioni.
Il presente lavoro ha a oggetto il tema della partecipazione dei cittadini-utenti all’organizzazione dei servizi sociali. In particolare, l’analisi verte sugli strumenti giuridici che l’ordinamento fornisce ai cittadini, singoli e associati, in vista della loro partecipazione alle determinazioni organizzative e programmatorie dei servizi sociali sul territorio, nonché sui rimedi che possono eventualmente essere da essi “attivati” per censurare in sede giurisdizionale o amministrativa le scelte adottate dai soggetti pubblici senza il loro previo coinvolgimento.
In ragione della dimensione essenzialmente locale dell’organizzazione dei servizi sociali, la presente indagine, specie quella di ordine più strettamente empirico, è limitata al contesto regionale lombardo e, in particolare, ai moduli partecipativi, più o meno strutturati, previsti negli ambiti territoriali del Comune e della Città metropolitana di Milano.
The present work examines the theme of the participation of citizens/users in the organisation of social services. In particular, the analysis focuses on the juridical tools that the order provides citizens with, both individually and collectively, in view of their participation in the organisational and programming decisions of the social services across the territory, as well as remedies that may possibly be ‘activated’ by them in order to censure the choices made by public subjects without their previous involvement in the jurisdictional or administrative stages.
By virtue of the essentially local dimension of the organisation of social services, the present study, especially that of a more strictly empirical nature, is limited
to the regional Lombard context and, in particular, the more or less structured participatory modules, foreseen in the territorial district of the Municipality and the Metropolitan City of Milan.