Alessio Sardo, Matteo Timo e Giovanni Tuzet – John L. Austin e il provvedimento amministrativo

Alessio Sardo – Professore Ordinario di Filosofia del diritto, Università degli Studi di Genova – (alessio.sardo@unige.it)
Matteo Timo – Professore Associato di Diritto Amministrativo, Università degli Studi di Genova – (matteo.timo@unige.it)
Giovanni Tuzet – Professore Ordinario di Filosofia del diritto, Università Luigi Bocconi – (giovanni.tuzet@unibocconi.it)

SOMMARIO

1. Introduzione e statuizione d’intenti.
2. John L. Austin: i performativi e la “dottrina delle infelicità”.
3. Alcune critiche mosse alla teoria di Austin e un primo chiarimento sul modello.
4. Infelicità del provvedimento amministrativo, inteso come un performativo.
5. Limiti del modello di Austin, possibili precisazioni e integrazioni, alla luce dell’analisi del provvedimento amministrativo.

Il presente lavoro ambisce a fornire una prima applicazione strutturata della teoria degli enunciati performativi di J.L. Austin al provvedimento amministrativo. In primo luogo, i principiali vizi del provvedimento amministrativo vengono esaminati alla luce della dottrina delle infelicità degli enunciati performativi (colpi a vuoto, misinvocations, misexecutions, abusi). In secondo luogo, le principali categorie dogmatiche sviluppate dal diritto amministrativo vengono impiegate per emendare e integrare la teoria dei performativi. L’obiettivo più generale di questa ricerca è contribuire alla creazione di un modello interdisciplinare per l’analisi del linguaggio normativo e, in particolare, di quegli enunciati che, paradigmaticamente, sono utilizzati per un esercizio del potere e per la produzione diretta di effetti giuridici sul destinatario, focalizzandosi sulla dimensione procedimentale e autoritativa degli stessi.


This paper aims to offer a first structured application of J.L. Austin’s theory of performative utterances to administrative orders. First, the main forms of invalidity of administrative orders are examined in the light of the doctrine of performative utterances (misfires, misinvocations, misexecutions, and abuses). Second, the main dogmatic categories developed by administrative law are used to modify and complement performative theory. The more general objective of this research is to contribute to the creation of an interdisciplinary model for the analysis of normative language and, in particular, of those utterances that are paradigmatically used for the exercise of power and for the direct production of legal effects on the addressee, focusing on their procedural and authoritative dimension.

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