Diana Pittelli – Il Golden Power tra divieto di aiuti di Stato e controllo sulle sovvenzioni estere

Diana Pittelli – Cultore della materia in Diritto Amministrativo, facoltà di Giurisprudenza, Università LUISS Guido Carli -(diana.pittelli@studenti.luiss.it)

SOMMARIO

1. Premessa.
2. La forma di controllo italiana: il Golden Power.
3. La forma di controllo europea: il Controllo IDE e il Regolamento (UE) 2019/452.
4. Golden Power e intersezioni europee.
5. Il rapporto tra Golden Power e Divieto di aiuti di Stato.
5.1 Analogie e differenze.
5.2 L’utilizzo congiunto nei periodi emergenziali.
6. Il Regolamento (UE) 2022/2560 e la disciplina IDE.
7. Un punto d’intersezione: l’indagine sul controllo statale.
8. Conclusioni.

Fin dalla loro genesi, i poteri economici del Governo italiano (cioè la possibilità del Governo di intervenire in materia economica e di mercato), in particolare quelli esercitati nelle transazioni economiche riguardanti gli asset strategici, hanno dovuto confrontarsi e convivere con il diritto dell’Unione Europea e i suoi principi: dalla transizione guidata dalla Golden Share alla Golden Power, all’adeguamento alle previsioni del Regolamento sugli IDE (REG. UE 2019/452), che ha inteso uniformare il più possibile le caratteristiche di base dei meccanismi di screening degli investimenti diretti esteri degli Stati membri. Tuttavia, le esigenze di compatibilità con il diritto dell’UE si accompagnano all’inevitabile necessità di coordinamento con strumenti e meccanismi dell’UE, sia vecchi che di nuova introduzione: in questo lavoro si cercherà di delineare il rapporto tra il Golden Power italiano e il Regolamento UE sugli aiuti di Stato, soprattutto dopo l’emanazione del Regolamento sulle sovvenzioni estere (REG. UE 2022/2560). Quest’ultima procedura, infatti, può intersecare il momento istruttorio dei processi di screening degli IDE, con il potenziale rischio di doppie indagini e conclusioni contrastanti. Per evitare questo scenario, verranno avanzate alcune ipotesi applicative del framework FSR, combinato con il meccanismo di screening degli IDE, con l’obiettivo di evitare contrasti e ottenere un coordinamento delle procedure e dei risultati.


Since their genesis, the economic powers of the Italian Government (i.e. the possibility of the Government to intervene in economic and market issues), especially those exercised in economic transactions concerning strategic assets, have had to face and coexist with European Union law and its principles: from the guided transition from Golden Share to Golden Power, to adapting to the predictions of FDI Regulation (EU REG. 2019/452), which aimed at standardizing as much as possible the basic features of Member states’ foreign direct investment screening mechanisms. However, compatibility requirements with EU law are accompanied by the unavoidable need for coordination with both old and newly introduced EU instruments and mechanisms: in this paper, an attempt will be made to outline the relationship between the Italian Golden Power and the EU State Aid Regulation, especially after the enactment of the Foreign Subsidies Regulation (REG. EU 2022/2560). This latter procedure, in fact, may intersect the investigation moment of FDI screening processes, with the potential risk of double investigations and conflicting conclusions. In order to avoid this scenario, there will be put forward some application hypotheses of the FSR framework, combined with FDI screening mechanism, with the aim to avoid contrasts and achieve coordination of procedures and results.

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