Chiara Feliziani – Ricercatore di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Macerata – (c.feliziani@unimc.it)
SOMMARIO
1. Un’amministrazione che non (sempre) amministra.
2. Per esemplificare.
2.1. Questa linea ferroviaria «non s’ha da fare, né domani, né mai».
3. Da dove nasce il problema?
3.1 Cause interne dell’amministrazione.
3.2 Cause esterne all’amministrazione.
4. Quanto costa non decidere?
4.1 Conseguenze di ordine istituzionale.
4.2 Conseguenze sul quomodo dell’amministrazione e sul modo di esercizio della sua funzione.
4.3 Conseguenze di tipo economico-finanziario.
5. Gli eccessivi costi del non decidere.
Il procedimento amministrativo risulta sovente «imprevedibile, costellato di silenzi e di ripensamenti». Ciò fa sì che spesso l’amministrazione non decida o decida tardi e che, pertanto, la stessa venga percepita come un «ostacolo» alle aspirazioni dei singoli e più in generale allo sviluppo del sistema Paese. Muovendo da tale constatazione l’articolo intende riflettere sulle cause e, soprattutto, sulle conseguenze delle mancate o tardive decisioni amministrative. Si vedrà dunque come un simile atteggiamento, «pietrificato» o «difensivo», implichi costi molto alti, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista del quomodo dell’amministrazione e degli equilibri tra quest’ultima e gli altri poteri dello Stato. Si osserverà, quindi, come sia fondamentale intervenire sulle «malattie» dell’amministrazione
affinché questa (ri)trovi la forza per esercitare in maniera piena la propria funzione istituzionale.
The administrative procedure often turns out to be “unforeseeable and peppered with silences and second thoughts.” This means that the administration often does not decide or decides late, and that therefore it is perceived as an ‘obstacle’ to the aspirations of individuals and more in general to the development of the national system. Starting out from this statement, the article intends to reflect on the causes and, above all, on the consequences of lacking or late administrative decisions. It thus examines how such an ‘immobile’ or ‘defensive’ attitude incurs high costs, both from an economic point of view and that of the quomodo of administration and the equilibria between the latter and the other powers of the state. The article will thus show how it is fundamental to intervene on the ‘diseases’ of the administration to ensure that it may (re-)find the strength to exert its
proper institutional function to the full.