Francesco Siciliano – Note sull’espansione delle servitù pubbliche “improprie” di rilevanza economica,
con specifico riguardo alla cd. servitù di metanodotto: tra difetto di tipizzazione dell’art. 825,
secondo inciso, c.c. e insufficienza del modello espropriativo

Francesco Siciliano – Ricercatore confermato e professore aggregato di diritto amministrativo, Università degli Studi di Messina – (fsiciliano@unime.it)

SOMMARIO

1. Presentazione sommaria del tema ed individuazione dei parametri di ricerca in considerazione del quadro normativo vigente e dell’orientamento della giurisprudenza amministrativa.
2. Il problema della determinazione del contenuto della servitù pubblica impropria. Il confronto con il codice civile e l’inquadramento teorico dell’istituto delle servitù di diritto pubblico ai fini della questione di un interesse.
3. L’aggravamento del problema relativo alla costituzione e conformazione del diritto reale minore pubblico “per provvedimento amministrativo” con riferimento alla servitù coattiva di metanodotto: l’alto tasso di conflittualità “intrinseca e normativa applicabile.
4. Considerazioni conclusive anche de iure condendo.

Il lavoro vuole criticare la tendenza ad estendere il modello legislativo del potere espropriativo alle varie forme di espressione del potere ablatorio, con particolare riguardo alle cd. servitù pubbliche.
Pertanto, individuata l’incompatibilità strutturale tra espropriazione “piena” determinante l’estinzione del diritto di proprietà privata e servitù pubblica, in cui sopravvive la posizione dominicale privata, pone il problema del rispetto del principio di legalità nella dinamica della risoluzione delle disarmonie tra interesse pubblico ed interesse privato, ricercando soluzioni che considerino la litigiosità intrinseca dell’opzione-asservimento.
In tale quadro, viene concentrata l’attenzione sulla servitù di metanodotto, fenomeno in espansione di riconosciuto interesse economico nazionale, evidenziandosi alcune peculiarità che denotano l’asimmetria generale rispetto al modello espropriativo, considerando, anche de iure condendo, sia l’evoluzione ermeneutica sia il quadro normativo vigente.


The aim of the work is to criticise the widespread tendency to apply the legal model of ‘eminent domain’ to the cases of making private land subservient to public interest by the public administration.
Thus, after having underlined the structural incompatibility between the two models, given that one eliminates the private domain while the other obtains a coexistence between public and private interests, the paper addressed the issue of respect of the principle of legality and tries to find solutions to resolve conflicting interests.
In this way, the study concentrates on the hypothesis of making private land subservient to the public interest with regard to the implementation of a methane pipeline, which has major economic importance in Italy, in consideration of hermeneutic and legal evolution, also from a reforming perspective.

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