Guido Befani – Usi pubblici del mare e territorializzazione marittima:
prospettive geo-giuridiche della pianificazione energetica del mar Mediterraneo

Guido Befani – Ricercatore a tempo determinato in diritto amministrativo, Università degli studi di Trieste – (guido.befani@dispes.units.it)

SOMMARIO

1. Lo Zeitgeist della transizione energetica del mare: premesse introduttive di metodo e di contenuti.
2. Territorializzazione marittima e pianificazione energetica: le sovrapposizioni concettuali di apprensione dello spazio marino.
3. Gli effetti della territorializzazione marittima sugli usi pubblici del mare.
4. I riflessi geo-giuridici dell’usus energetico offshore.
5. La dimensione amministrativa transfrontaliera delle zone economiche esclusive: la collaborazione pianificatoria inter-statale.
6. La pianificazione intersettoriale del mare: contenuto e natura giuridica dei piani di gestione dello spazio marittimo.
7. La complessità organizzativa della pianificazione marittima italiana.
8. Le prospettive dimensionali di accentramento di funzioni del CIPOM nel piano nazionale per il mare.
9. Pianificazione energetica marittima e Green Deal europeo: la possibile sintesi energetico-istituzionale del PNIEC.
10. L’irradiazione giuridica della sovranità territoriale nell’interazione terra-mare: l’ambito onshore della portualità allargata.
11. Considerazioni conclusive sulle potenzialità giuridiche delle installazioni solari marittime offshore.

Il possibile sfruttamento dell’energia rinnovabile del mare rappresenta una nuova prospettiva di utilizzo economico dello spazio marittimo che però, potendo spingersi anche ben oltre l’orizzonte giuridico delle acque territoriali, apre nuovi e interessanti quesiti di compatibilità con gli usi pubblici del mare e si inserisce nella problematica geo-politica della territorializzazione marittima che, ri-affermando l’estensione delle prerogative sovrane degli Stati sul mare, inizia a sconfessare la statuizione dogmatico-giuridica dei mari quali res quae occupari non possunt.
Per cantierare e localizzare gli insediamenti energetici offshore è così richiesta una vera e propria funzione di pianificazione energetica dello spazio marittimo, laddove la potenziale (e niente affatto scontata) sovrapposizione tra il piano nazionale del mare e i piani di gestione dello spazio marittimo, ri-solleva il problema pubblicistico generale di individuare la puntuale “dimensione pianificatoria”, che impone di ricostruire una possibile zonizzazione marittima che tenga conto, nella destinazione d’uso spaziale, delle differenze economiche, giuridiche e geografiche tra acque territoriali, zona contigua e alto mare, e che, a fronte delle inevitabili “interazioni terra-mare”, consente di ritrovare nell’ambito portuale uno degli elementi centrali di irradiazione giuridica della sovranità Statale.


The possible exploitation of renewable energy from the sea represents a new perspective for the economic use of maritime space which, however, being able to overcome the legal border of territorial waters, opens up new and interesting questions of compatibility with public uses of the sea into the geo-political issue of maritime territorialization which, by re-affirming the extension of the sovereign prerogatives of States over the sea, begins to disavow the dogmatic-juridical status of the seas as “res quae occupari non possunt”.
To build and locate offshore energy settlements, a real energy planning function of the maritime space is thus required, where the potential (and by no means obvious) overlap between the national sea plan and the maritime space management plans, raises the general public problem of identifying the precise “planning dimension”, which requires the reconstruction of a possible maritime zoning that takes into account, in the intended use of the space, the economic, legal and geographical differences between territorial waters, the contiguous area and the high seas, and which, in the face of the inevitable “land-sea interactions”, allows to find in the port areas one of the central elements of juridical influence of the State’s sovereignty.

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