Daniele Diaco – La forma come garanzia di sostanza “umana”: l’impatto dell’automazione procedimentale
sull’art. 21-octies, co. 2, della legge n. 241 del 1990

Daniele Diaco – Dottorando di ricerca in “Ordine giuridico ed economico europeo”, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro – (daniele.diaco@studenti.unicz.it)

SOMMARIO

1. L’importanza sistematica dell’art. 21-octies, co. 2, della legge sul procedimento.
2. Sulla natura dell’art. 21-octies, co. 2.
3. Segue: le correlate incidenze sul piano probatorio.
4. Forma e procedimento come garanzia del corretto esercizio della funzione amministrativa.
5. La portata applicativa dell’art. 21-octies, co. 2, nel procedimento automatizzato.
6. I principi di legalità algoritmica alla prova della dequotazione.
6.1. La teoria del rafforzamento della legalità procedimentale.
6.2. La barriera euro-unitaria.
6.3. Un cambio di prospettiva: la valenza sostanziale e non formale dei principi di legalità algoritmica.
7. Il peculiare caso del vizio di motivazione.
8. L’omessa comunicazione di avvio del procedimento automatizzato.
9. Conclusioni.

Il lavoro si pone l’obiettivo di sviluppare un quadro analitico delle implicazioni dell’automazione procedimentale sull’art. 21-octies, co. 2, della legge n. 241/1990, in particolare evidenziando i riflessi sulla reale “misura” del vizio formale, così come sulla natura sostanziale o processuale della regola in questione. Il lavoro proverà a dimostrare come la forma, nei procedimenti automatizzati, si ammanti di una più grande forza di resistenza rispetto alla logica dequotativa sottesa a quest’articolo di legge e a delineare uno schema dei pricipali vizi formali che, in specifici casi, nascondono un’intrinseca garanzia sostanziale.


The work aims to develop an analytical framework of the implications of procedural automation on art. 21-octies, co. 2, of the law no. 241/1990, in particular highlighting the reflections on the real “measure” of the formal defect, as well as on the substantial or procedural nature of the rule in question. This paper will try to demonstrate how the form, in automated procedures, is cloaked in a greater force of resistance compared to the dequotation logic which underlies this article of law and will try to outline a scheme of the main formal defects which, in specific cases, hide an intrinsic guarantee of substance to protect human primacy over the machine.

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