Tommaso Muiesan – Dottorando di Ricerca, Università degli Studi di Siena – (tommaso-muiesan@gmail.com)
SOMMARIO
1. Premessa.
2. Inquadramento del caso di specie.
3. L’evoluzione del principio di trasparenza: dal paradigma del segreto alla regola aurea dell’open government. Una premessa storica.
3.1. Gli istituti della trasparenza nell’ordinamento italiano: una convivenza non semplice.
4. I profili patologici di un “eccesso di trasparenza”.
4.1 Segue. L’eccesso di trasparenza alla prova del diritto penale.
4.2. Segue. L’eccesso di trasparenza alla prova del diritto amministrativo.
5. Brevi note conclusive.
Il presente contributo, occasionato da una pronuncia del Tribunale di Siena, si propone di analizzare i profili patologici dell’attuale statuto della trasparenza amministrativa.
Se già sotto la vigenza della legge 7 agosto 1990, n. 241 erano ipotizzabili forme di utilizzo
“improprio” degli strumenti della trasparenza, l’aver introdotto nel 2016 la regola dell’open government ha dato nuova linfa ad un fenomeno poliedrico, che si alimenta di istanze massime, pretestuose, emulative, talvolta anche ludiche, quando non persecutorie.
Prendendo le mosse da una panoramica degli istituti attraverso i quali viene garantita la conoscibilità del processo decisionale pubblico e, segnatamente, delle varie declinazioni del diritto di accesso, lo scritto si focalizza sulle criticità connesse ad un uso distorto di tali prerogative, cercando di ipotizzare soluzioni che, attraverso un approccio graduale al problema, tengano conto delle peculiarità delle molteplici branche dell’ordinamento.
This paper, occasioned by a ruling by the Court of Siena, aims to analyse the pathological profiles of the current statute of administrative transparency.
If already under the validity of the law of 7 August 1990, no. 241 forms of “improper” use of transparency tools were conceivable, having introduced the rule of open government in 2016 gave new life to a multifaceted phenomenon, which feeds on massive, specious, harassing, sometimes even playful requests, when not persecutory.
Starting from an overview of the institutions through which the knowledge of the pyublic decision-making process is guaranteed and, in particular, of the various declinations of the right of access, the paper focuses on the critical issues connected to a distorted use of these prerogatives, trying to hypothesize solutions that, through a gradual approach of the problem, take into account the peculiarities of the multiple branches of the legal system.