Stefania Santamaria – La gestione dei crediti deteriorati tra soluzioni esistenti e proposte.
Raffronto tra la normativa nazionale con la proposta di direttiva europea n. 135 del 2018

Stefania Santamaria – Dottore di ricerca, Università degli studi di Napoli Parthenope – (stefania.santamaria@uniparthenope.it)

SOMMARIO

1. L’accumulo dei crediti deteriorati ed il pericolo di un effetto domino.
2. La risposta dell’ordinamento giuridico europeo: l’escussione stragiudiziale accelerata delle garanzie reali.
3. La normativa italiana di settore. Brevi cenni.
4. Istituti a confronto e considerazioni conclusive.

Il presente lavoro analizza gli strumenti legislativi adottati dal regolatore italiano e comunitario per contrastare l’accumulo dei Non Performing Loan. Quest’ultimo, infatti, rappresenta un serio pericolo per la stabilità dell’intero sistema bancario dell’eurozona. Sono stati individuati, quali ostacoli alla efficace gestione dei detti crediti, numerosi fattori tra cui l’assenza, a livello comunitario, di una regolamentazione unitaria e la presenza di sistemi giudiziari lenti e farraginosi, come quello italiano. Sicché il legislatore europeo ha riscontrato la necessità di intervenire con urgenza, proponendo l’introduzione di un meccanismo di escussione stragiudiziale ed accelerata delle garanzie reali. Ciononostante, la presenza di frequenti rinvii alla discrezionalità del legislatore nazionale, unitamente alle lacune presenti nel testo della proposta di direttiva n. 135/2018 costringono il regolatore locale ad un continuo intervento. Ne deriva che l’intento di celerità insita nella proposta, viene, di fatto, ad essere svilito.


This work analyzes the legislative instruments adopted by the Italian and EU regulator to counter the accumulation of Non Performing Loans. The latter, in fact, represents a serious danger to the stability of the entire eurozone banking system. Numerous factors have been identified as obstacles to the effective management of these credits, including the absence, at EU level, of a unitary regulation and the presence of slow and cumbersome judicial systems, such as the Italian one. So that the European legislator has found the need to intervene urgently, proposing the introduction of a mechanism for the accelerated extrajudicial enforcement of collateral. Nonetheless, the presence of frequent references to the discretion of the national legislator, together with the gaps present in the text of the proposed directive no.135 / 2018, force the local regulator to continuously intervene. It follows that the intent of speed inherent in the proposal is, in fact, debased.

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