Manfredi Matassa – Dottorando di ricerca, Università degli Studi di Palermo –
(manfredi.matassa@unipa.it)
SOMMARIO
1. Premessa.
2. Origine e sviluppo della figura del danno all’immagine della Pubblica Amministrazione.
3. Gli elementi strutturali della fattispecie.
4. L’intervento del legislatore: il c.d. Lodo Bernardo e i sospetti di illegittimità costituzionale.
5. Il danno all’immagine nella disciplina del nuovo Codice: da rimedio contro la mala amministrazione a strumento di tutela della reputation.
6. Danno all’immagine come risarcimento punitivo?
7. Conclusioni.
Il profondo mutamento della struttura amministrativa ha attribuito al danno all’immagine della Pubblica Amministrazione una rilevanza centrale nell’ambito della responsabilità amministrativa. La disciplina vigente, frutto di una interpretazione sempre più creativa di un quadro normativo già deficitario per logica e contenuti, solleva numerosi interrogativi tanto sul profilo della legittimità quanto su quello dell’efficienza. Allo stato dell’arte, infatti, le principali questioni giuridiche relative al danno all’immagine della Pubblica Amministrazione si dimostrano controverse in relazione sia alla natura giuridica – patrimoniale, non patrimoniale o “punitiva” – sia all’individuazione del novero delle figure riconducibili a tali forme di responsabilità. Quanto al punto di vista della concreta applicazione, invece, i presupposti per l’azione contabile previsti dalla legge si dimostrano spesso non osservati o interpretati come “scatole vuote”. Il presente lavoro, oltre a ripercorrere la complessa evoluzione del danno all’immagine della Pubblica Amministrazione, intende analizzare i punti nevralgici del quadro normativo vigente con particolare riferimento – visto anche il recente intervento della Consulta del 2020 – all’evidente torsione sanzionatoria dell’istituto in esame.
The profound change in the administrative structure has given central importance to damage to the image of the Public Administration in the context of administrative liability. The regulations in force, which are the result of an increasingly creative interpretation of a regulatory framework that was already insufficient in terms of logic and content, raise numerous questions in terms of both legitimacy and efficiency. In fact, as things stand, the main legal issues relating to damage to the image of the Public Administration are controversial in relation to both the legal nature – patrimonial, non-patrimonial or ‘punitive’ – and the identification of the range of figures attributable to such forms of liability. On the other hand, from the point of view of its concrete application, the prerequisites for accounting action laid down by law often prove to be unobserved or interpreted as ‘empty boxes’. The present work, in addition to reviewing the complex evolution of damage to the image of the Public Administration, intends to analyse the key points of the regulatory framework in force with particular reference – also in view of the recent intervention of the Constitutional Court in 2020 – to the evident sanctioning pressure of the institution in question.