Biancamaria Raganelli – Stato di emergenza e tutela dei diritti e delle libertà fondamentali

Biancamaria Raganelli – Professore di Diritto dell’Economia, Università di Roma Tor Vergata – (biancamaria.raganelli@uniroma2.it)

SOMMARIO

1. L’Europa dinanzi ad una sfida epocale.
2. La dichiarazione dello «stato di emergenza» in alcuni paesi europei.
2.1. Stato giuridico di eccezione in Italia tra moral suasion e coercizione.
2.2. La gestione dell’emergenza in altri paesi europei.
3. Il rapporto tra emergenza, potere e libertà negli Stati Uniti d’America e la decisione della Suprema Corte del Wisconsin sul DHS 28 Emergency Order.
3.1. Libertà e limiti all’azione dei pubblici poteri in un sano dialogo tra potere esecutivo e legislativo.
3.2. «Safer at home order» e limiti ai poteri conferiti dalla legislazione emergenziale.
3.3. L’Emergenza non può creare potere e prescindere dal vaglio di criteri ermeneutici rigorosi di interpretazione dei principi fondamentali di uno Stato democratico.
4. Ponderazione e bilanciamento tra diritti e libertà fondamentali nella giurisprudenza recente di alcuni paesi europei.
4.1. Sulla proporzionalità delle misure adottate per garantire la salute pubblica: «vivre avec le virus, agir progressivement, adapter localement».
4.2. Libertà di riunione, manifestazione e proporzionalità: «¿Restricción o supresión durante el estado de alarma?».
4.3. Proporzionalità e adeguatezza nel giudizio di valutazione delle circostanze concrete da parte della Corte costituzionale federale tedesca: «die bewertung des konkreten falles».
5. Italia e Europa: ripartire dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri.

La pandemia da Covid-19 che ha colpito l’Europa a inizi 2020 ha innescato reazioni emergenziali nei diversi Stati membri e alimentato un vivace dibattito su modi e mezzi di azione e reazione comune.
Nel nome dell’emergenza, si è assistito ad una forte intensificazione della sovranità, identificandone il centro decisionale nello Stato e introducendo deroghe ai principi generali che governano il mercato unico europeo. Molti paesi europei hanno adottato provvedimenti straordinari, imponendo limiti alle libertà e ai diritti fondamentali e ponendo numerose questioni in tema di ponderazione e bilanciamento tra diritti. La questione dell’interpretazione e della portata del diritto alla salute e il suo contemperamento con gli altri diritti fondamentali è stata affrontata da diverse corti nazionali, con impostazioni talvolta diverse.
Il saggio propone alcune riflessioni sul tema del rapporto tra emergenza, potere, diritti e libertà fondamentali e sui criteri ermeneutici di interpretazione degli stessi in un contesto democratico e sostiene l’esigenza di un sostanziale riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali anche in termini di interpretazione, applicazione e tutela.


The Covid-19 pandemic that hit Europe in early 2020 triggered emergency reactions in different Member States and was fuelled by a lively debate on ways and means of action and common reaction.
In the name of the emergency, sovereignism intensified and Member States introduced various amendments to the general principles regulating the European Common Market. Many democratic countries around the world have adopted extraordinary rules, imposing limits on freedoms and fundamental rights, and thus opening a debate on the issue of the balancing of rights. The issue of the interpretation and scope of the right to health and its contempt for other fundamental rights has been addressed by various national courts, with different approaches.
This essay advances some thoughts on the theme of the relationship between emergency, power, rights and fundamental freedom. In the European context, it underlines the need for a substantial and mutual acknowledgement of such rights and freedoms, of their interpretation and protection, based on the common constitutional traditions of the European Member States.

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