Giovanni Mulazzani – Dottore di Ricerca in Diritto amministrativo, Università di Bologna – (giovanni.mulazzani2@unibo.it)
SOMMARIO
1. Interesse pubblico e regolazione dell’attività bancaria: una relazione più che mai attuale.
2. I profili pubblicistici del credito nello spazio europeo: l’Unione Bancaria e la sua permanente incompiutezza. – 3. Il SSM ed il SRM: profili giuridici e rilievi critici sulla vigilanza e la risoluzione.
4. L’evoluzione delle politiche pubbliche in ambito bancario di fronte alla crisi: tra esigenze di stabilità, rispetto della concorrenza e vincoli europei sugli aiuti di Stato.
4.1. Gli interventi pubblici in Italia dopo il 2008 a fronte della crisi globale.
4.2. La ricapitalizzazione precauzionale statale del Monte dei Paschi di Siena.
4.3. La risoluzione delle quattro banche locali italiane: un’applicazione parziale e temperata del c.d. bail in. – 4.4. La liquidazione c.d. conservativa di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ed i moduli collaborativi pubblico-privati di salvataggio.
4.5. Le garanzie pubbliche per Banca Carige e l’intervento statale per Banca Popolare di Bari.
5. Interesse pubblico, esigenze del mercato e regolazione dell’attività bancaria.
Muovendo dagli scritti di Massimo Severo Giannini e di Mario Nigro, rispettivamente dall’opera “Osservazioni sulla disciplina della funzione creditizia” del 1939, e dall’opera “Profili pubblicistici del credito” del 1969, in cui hanno trovato compimento una lunga tradizione di studi che la scienza giuspubblicistica, dopo la legge bancaria del 1936, aveva dedicato all’esercizio del credito e più in generale alla disciplina dell’intermediazione finanziaria in chiave pubblicistica, si è tentato di indagare il tema che riguarda i profili pubblicistici del credito nell’ordinamento giuridico vigente, che ha ripreso quota tornando di estrema attualità giuridica, in Europa ed in Italia soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008. Se l’interesse alla stabilità finanziaria è assurto definitivamente ad interesse pubblico, implicando necessariamente l’intervento diretto o indiretto dei pubblici poteri, soprattutto attraverso lo strumento della regolazione, non è venuta meno la centralità della tutela del principio di concorrenza che assurge a pilastro identitario del mercato unico europeo. Sulla base della lettura e di una possibile ricerca di equilibrio tra esigenze del mercato e perseguimento dell’interesse pubblico nell’attività di regolazione del settore bancario, la trattazione si concentra segnatamente sulle risposte e sulle politiche pubbliche che l’ordinamento giuridico sia a livello europeo sia a livello nazionale hanno perseguito per fronteggiare la crisi finanziaria del 2008, con anche uno sguardo in ottica comparatistica all’esperienza spagnola alquanto significativa.
Starting out from the work of Massimo Severo Giannini and Mario Nigro, respectively from the volume Osservazioni sulla disciplina della funzione creditizia (1939), and Profili pubblicistici del credito (1969), where a long tradition of scholarship devoted to banking institutions and more in general on financial intermediaries is completed, in the wake of the ‘banking law’ of 1936, there was an attempt to explore the topic of public law profiles of credit institutions in the current legal order: a topic that gained importance in the aftermath of the European and Italian economic crisis in 2008.
While the interest in financial stability is considered to be one of public interest, implying the direct or indirect involvement of public powers, in particular through regulation, equally important is the protection of the principle of free competition: a fundamental part of the identity of the European internal market. Starting out from the existing literature on the need to strike a balance between the market freedoms and the public interest in the regulation of the banking sector, the article analyses the public policy response that has been deployed at a European and national level to face the economic and financial crisis since 2008, comparing it in particular with the Spanish experience.