Coordinatore: Prof.ssa Ornella Porchia (Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Giurisprudenza).
Hanno partecipato alla redazione della presente Sezione: Diego Bonetto, Luca Calzolari, Elena
Corcione, Francesco Costamagna, Filippo Croci, Sophie Domaine, Lorenza Mola, Stefano Montaldo, Gabriella
Perotto, Alessandro Rosanò, Vito Rubino, Elisa Ruozzi, Stefano Saluzzo, Andrea Spagnolo.
MERCATO INTERNO, CONCORRENZA, AIUTI DI STATO
Libera circolazione delle merci
Sentenza del 24 gennaio 2019, Corte di giustizia (UE), RDW, causa
C-326/17.
«Rinvio pregiudiziale – Direttiva 1999/37/CE – Documenti di immatricolazione dei veicoli – Omissioni nelle carte di circolazione – Mutuo riconoscimento – Direttiva 2007/46/CE – Veicoli costruiti prima dell’armonizzazione dei requisiti tecnici a livello dell’Unione europea – Modifiche che incidono sulle caratteristiche tecniche del veicolo».
La Corte di giustizia stabilisce che l’immatricolazione di un veicolo già avvenuta in uno Stato membro non determina in automatico la possibilità di immatricolare il medesimo veicolo in un altro Stato membro. Ciò vale in particolare ove i documenti relativi alla precedente immatricolazione non siano corretti, esaustivi o completi, nonché nel caso in cui le autorità dello Stato membro in cui è chiesta la nuova immatricolazione abbiano fondata ragione di ritenere che tale veicolo possa presentare un rischio per la circolazione stradale. Si configura dunque un limite al riconoscimento dell’autorizzazione alla circolazione emessa all’estero, nel caso di specie legata in particolare a veicoli prodotti prima dell’entrata in vigore della normativa europea sull’immatricolazione dei veicoli.
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