Giudo Befani – Professore a contratto di Urbanistica e Legislazione OO.PP. e Dottore di ricerca in Impresa, Stato e Mercato, Università della Calabria – (guidobefani@gmail.com)
SOMMARIO
1. Premesse introduttive di metodo e di contenuti.
2. I profili ricostruttivi dell’incerta natura giuridica.
3. L’irriducibilità concettuale delle criptovalute al denaro e alla moneta.
4 Le preclusioni all’equiparazione con strumenti finanziari e valori mobiliari.
5. L’impercorribilità strutturale della nozione di titolo di credito.
6. L’autonoma rilevanza giuridica nell’equiparazione civilistica al concetto di «bene».
7. Le incertezze giurisprudenziali tra non liquet, errori di metodo e cortocircuiti definitori.
8. Una possibile soluzione regolatoria.
9. (Segue) Prospettive di inquadramento giuridico delle Initial Coin Offering.
10. Considerazioni conclusive.
Il fenomeno delle criptovalute rappresenta un quid novi di difficile collocazione sistematica sul piano giuridico perché, non presupponendo l’intermediazione di alcun sistema istituzionale, espone il mercato a delle incertezze dovute non tanto alle potenziali alee economiche, quanto a diversi problemi giuridici di tipo relazionale.
Alla domanda «che cos’è giuridicamente una criptovaluta?» non è possibile, al momento, offrire una risposta univoca e convincente in un panorama di evidente incertezza normativa e imbarazzi ermeneutici offerti dalla giurisprudenza che sta iniziando a interessarsi al problema.
Anche Consob e Antitrust iniziano ad assumere posizioni restrittive e interdittive sulle ICO e si prospetta una fase di contenzioso amministrativo dove non è del tutto chiaro quale potrà essere la posizione del giudice amministrativo. L’emersione di tutte queste problematiche impone quindi una riflessione giuridica che tenga conto delle peculiarità proprie del fenomeno cercando di coglierne a pieno l’effettiva natura giuridica di «cosa» come oggetto di diritto.
The phenomenon of cryptocurrencies represents a quid novi of difficult systematic positioning on the legal level because, not drawing on the intermediation of any institutional system, it exposes the market to uncertainties due not so much to potential economic woes, as to various related legal problems.
Faced with the question ‘what is a cryptocurrency in juridical terms?’, it is not possible at the moment to offer a univocal and convincing answer in a panorama of evident regulatory uncertainty and hermeneutical embarrassments offered by the jurisprudence that is starting to be interested in the problem.
Consob and Antitrust have also begun to take restrictive and disqualifying positions on ICOs and a phase of administrative litigation is envisaged where it is not entirely clear what the position of the administrative judge will be. The emergence of all these problems therefore requires a legal reflection that takes into account the peculiarities of the phenomenon, trying to fully grasp the actual legal nature of ‘thing’ as an object of law.
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