Riccardo Ursi – Professore ordinario di diritto amministrativo, Università degli Studi di Palermo – (riccardo.ursi@unipa.it)
Con il presente articolo l’Autore, nell’esaminare alcuni profili di disciplina relativa agli amministratori di società a partecipazione pubblica alla luce del Testo unico e le relative applicazioni giurisprudenziali, coglie una contraddittorietà nel dato normativo e quindi un’incoerenza sistematica rispetto alla possibilità di configurare lo statuto ad essi applicabile in termini nettamente pubblicistici o privatistici (nonostante l’impostazione in quest’ultimo senso, data dall’art. 1, comma 3, t.u.s.p., che assoggetta le società a partecipazione pubblica alla disciplina codicistica sulle società di capitali). In tale prospettiva, vengono prese in considerazione, in particolare, le disposizioni relative alla nomina e alla revoca degli amministratori di nomina pubblica, nonché, il peculiare regime giuridico previsto per le società in house.
In this article, by examining some regulatory profiles concerning the directors of publicly owned companies in the light of the Consolidated Law and relative jurisprudential applications, the Author picks up on a contradiction in the normative data and therefore a systematic inconsistency with respect to the possibility of configuring the by-laws applicable to them in strictly public or private terms (despite the approach in this sense, as laid out in art. 1, paragraph 3 of the TUSP, which subjects public companies to the code of law on capital companies). In this perspective, the provisions relating to the appointment and revocation of publicly appointed directors are taken into consideration, as well as the specific legal regime envisaged for in-house companies.