Simona Giorgetti, Funzionario del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI
Divisione IV «Analisi del sistema produttivo. Riconversione e riqualificazione dei territori in crisi» – (simona.giorgetti@mise.gov.it)
SOMMARIO
1. La risposta dell’ordinamento italiano al problema della corruzione.
2. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione del Ministero dello Sviluppo Economico.
2.1. Introduzione metodologica.
2.2. Strategia di prevenzione della corruzione e PTPC del MiSE.
3. Osservazioni critiche sul processo e sugli strumenti di gestione del rischio.
3.1. Analisi del contesto esterno.
3.2. Mappatura dei processi.
3.3. Valutazione del rischio.
3.4. Monitoraggio.
3.5. La mancata prevenzione della corruzione politica.
4. Riflessioni conclusive sull’efficacia delle misure anticorruzione nel sistema italiano.
L’articolo prende le mosse dall’analisi effettuata sulle misure anticorruzione adottate dal Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2016-2018, per avanzare poi riflessioni sulla strategia nazionale anticorruzione nel suo complesso. Oltre a criticità procedurali imputabili alla specifica amministrazione, dall’analisi sembrerebbero emergere alcuni limiti negli strumenti di gestione del rischio elaborati dalle istituzioni centrali preposte all’anticorruzione, oltreché talune criticità nell’impostazione di un sistema tendenzialmente circolare ed autoreferenziale, che fa perno sui dirigenti non generali. Si propongono quindi considerazioni sull’efficacia delle misure anticorruttive del sistema italiano e si tenta di avanzare riflessioni su possibili evoluzioni della strategia nazionale verso indirizzi che considerino la sostenibilità dell’impianto creato, anche al fine di evitare di trovarsi sul difficile crinale del trade-off tra anticorruzione ed efficienza.
Il tutto con lo sguardo volto ad una eventuale rivisitazione dell’impianto normativo.
The article starts out from an analysis carried out on the anticorruption measures adopted by the Ministry of Economic Development for the three-year period 2016-2018, only to then put forward reflections on the national anticorruption strategy overall. Beyond the procedural criticalities attributable to the specific administration, a number of limits would appear to emerge from the analysis in the risk management tools elaborated by the central institutions dealing with anticorruption measures, as well as a number of criticalities in the framework of a largely circular and selfreferential system, revolving around nongeneral
managers. Considerations are therefore proposed on the efficacy of the anticorruption measures of the Italian system, and the attempt is made to put forward reflections on the possible evolutions of the national strategy in directions that take into account the sustainability of the impact created, also with a view to avoiding ending up with the unpleasant trade-off between anticorruption and efficiency. All this with a gaze towards a possible revaluation of the normative framework.